Prima della prova finale e della discussione dell’elaborato davanti al relatore e alla commissione, le tesi universitarie vengono sottoposte ad attenti controlli per rilevare una eventuale percentuale di plagio nella tesi stessa. È infatti importante testare l’aderenza dei contenuti alle richieste del relatore e ai fondamentali requisiti di originalità che devono essere rispettati.
Non sempre, tra l’altro, gli studenti agiscono in cattiva fede. Purtroppo un’alta percentuale di plagio nella tesi può risultare con estrema facilità, soprattutto se non si è fatto un uso attento e consapevole delle fonti digitali. È bene, quindi, che fin dall’inizio del lavoro e della stesura dell’elaborato gli universitari siano ben consapevoli di che cosa sia il plagio e di che cosa si rischia. Nei paragrafi successivi trovi alcune indicazioni che possono servirti a correre ai ripari se è necessario e a non avere problemi gravi che possono compromettere il tuo percorso all’università in vista della conclusione degli studi.
Come fare a rimuovere il plagio
Prima di arrivare alla sessione di laurea vera e propria, il relatore ha il compito di verificare eventuali percentuali di plagio della tesi di uno studente. I docenti spesso hanno accesso a uno specifico software usato a tali scopi presso l’ateneo di riferimento. Il controllo andrebbe eseguito via via che lo studente consegna i vari capitoli, in modo da guidarlo al meglio e richiedere di rimuovere il plagio nelle parti incriminate. Il relatore, infatti, non visualizza solo le percentuali di testo che risultano copiate da una fonte originale, ma può anche individuare eventuali aderenze ed eccessive concordanze che devono essere modificate.
Per la rimozione del plagio, o almeno per abbassarne la percentuale, lo studente ha a disposizione più strade, una volta che gli sono state fatte segnalazioni dal professore o da un servizio professionale che ha richiesto all’esterno. Le porzioni di tesi incriminate, infatti, andrebbero cancellate totalmente o, per lo meno, riviste alla luce delle fonti bibliografiche: si possono usare più citazioni tra virgolette o parafrasare e rielaborare il pensiero di uno o più autori citati, purché la paternità delle idee e delle espressioni venga sempre attribuita in modo corretto e puntuale.
Qual è la percentuale di plagio ammessa nelle tesi?
Preliminarmente, è bene studiarsi attentamente il regolamento del proprio ateneo. In via generale, solitamente c’è una minima percentuale di plagio ammessa nelle tesi, in concomitanza di parti che difficilmente possono essere modificate e rielaborate, per rispettarne la natura originale, purché però vengano attribuite all’autore avvalendosi di citazioni, note a piè pagina, bibliografia e sitografia nella parte finale.
Per poter essere ammessi alla discussione davanti a una commissione di esaminatori, incluso il proprio relative, la percentuale di plagio consentita nella tesi non deve superare il 15%. Se il relatore approva la versione definitiva dell’elaborato che lo studente ha caricato nell’apposita sezione web del portale dell’ateneo, significa che non ci sono problemi e non si presentano rischi di violazione della proprietà intellettuale. Solo in concomitanza con caratteristiche eccezionali, laddove il livello di plagio superi la soglia consentita, il relatore può reputare ammissibile il lavoro del laureando, ma deve comunque motivare tutto tempestivamente con apposita comunicazione alla segreteria di presidenza che a sua volta avviserà il presidente della commissione di laurea.
Cosa succede in caso di plagio tesi di laurea e percentuale non ammessa
Se, in sede di verifica finale, si configura un caso di plagio della tesi di laurea con una percentuale elevata di materiale copiato, senza che il relatore fornisca adeguata motivazione, il laureando autore della tesi incriminata non potrà partecipare alla sessione di laurea. A deciderlo è il presidente della commissione, previa consultazione con il Preside della Facoltà. Il relatore e il laureando riceveranno apposita comunicazione dalla Segreteria di presidenza.
Se si è superato il limite della percentuale di plagio della tesi, andando oltre il limite massimo consentito, una volta comprese le cause che hanno condotto all’estromissione dello studente e individuate le relative responsabilità, il Presidente di Facoltà può decidere di avvisare il Rettore dell’Ateneo per valutare di attivare o meno una procedura disciplinare nei confronti dello studente.
Non arrivare all’ultimo per rimediare a eventuali errori che possono costarti molto caro. Prendi tutte le precauzioni necessarie per evitare di superare la percentuale di plagio della tesi accettabile in base alla normativa del tuo ateneo.
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