Le ultime prove – molto importanti – di un percorso universitario consistono nello scrivere la tesi di laurea e preparare la discussione davanti alla commissione. Ci sono delle fasi ben precise da rispettare. Innanzitutto, occorre concordare l’argomento della tesi con il proprio relatore e accordarsi insieme al docente sui cardini principali dell’elaborato e sulle linee guida fondamentali da seguire. Non si può scrivere la tesi di laurea senza svolgere preliminarmente una opportuna e adeguata ricerca bibliografica su archivi, cataloghi, banche dati, riviste di settore e ogni altro canale ufficiale importante ai fini della documentazione da indicare nelle eventuali note a piè di pagina e nella parte finale dell’elaborato. Si tratta di fonti che conviene indicare via via a parte in modo da non ritrovarsi al termine della stesura con una confusione pericolosa anche ai fini del diritto d’autore da rispettare con estrema attenzione.
Abstract e indice della tesi di laurea
Quando occorre scrivere la tesi di laurea bisogna rispettare alcuni parametri essenziali tra cui la chiarezza e la completezza sia a livello contenutistico sia a livello formale. Ricorda inoltre che l’elaborato deve essere leggibile, con una sintassi e una struttura logica rigorose ed accurate.
Ecco perché è importante concentrarsi su ogni sua parte con la dovuta precisione. Un aspetto spesso sottovalutato, e invece rilevante, è quello dell’abstract della tesi di laurea, ovvero una breve sintesi del contenuto di un documento con finalità programmatica; è una sorta di riassunto che passa in rassegna, per sommi capi, gli elementi fondamentali del lavoro. Non è obbligatorio, ma è utile, e serve a riepilogare i punti principali della tesi. Quando è presente, l’abstract viene inserito dopo indice e introduzione. Su questa ci soffermeremo nel prossimo paragrafo. Nell’indice della tesi di laurea, invece – solitamente è preceduto da un frontespizio – sono elencati i titoli e il numero di pagina d’inizio delle parti che compongono il testo della tesi (capitoli, paragrafi, sottoparagrafi, bibliografia, etc.), fornendo un quadro d’insieme del taglio, dei contenuti e dell’organizzazione dell’elaborato. fornisce un quadro del contenuto e dell’organizzazione dell’elaborato.
Introduzione e conclusione della tesi di laurea
Malgrado quello che si può pensare, l’introduzione della tesi di laurea che è una delle parti iniziali dell’elaborato andrebbe scritta alla fine della stesura del testo, dopoché si ha una visione d’insieme. Le pagine introduttive sono importanti per illustrare la scelta dell’argomento, per delineare alcune ipotesi nell’ambito della ricerca e la metodologia seguita per sviluppare alcune tematiche, nonché per spiegare la metodologia utilizzata. La conclusione della tesi di laurea, alla fine dell’elaborato, deve invece mettere in luce, a fronte delle ipotesi di partenza, a quali evidenze o a quali affermazioni si è giunti, tirando le somme e concludendo i discorsi aperti in precedenza. In base alle tematiche considerate, potrebbe essere opportuno anche segnalare eventuali limiti dell’indagine svolta e indicare qualche suggerimento e possibili intuizioni per ricerche future. In entrambi i casi, non converrebbe superare le 2-3 pagine nel caso di tesi delle lauree triennali e 4-5 nel caso di quelle magistrali.
Indice della tesi di laurea: esempi e struttura
Torniamo un attimo sull’indice della tesi, che peraltro è una delle prime cose da fare dopo aver definito argomento e titolo provvisorio (o comunque il taglio da dare al lavoro di ricerca). È un elemento fondamentale, quello dell’indice, perché chiarisce sia allo studente sia al relatore la struttura dell’elaborato. Ecco un esempio di indice della tesi di laurea che deve contenere
- titolo del capitolo (in grassetto);
- eventuali paragrafi e sottoparagrafi;
- ciascuno di essi deve essere corredato dal numero di pagina con cui inizia.
Esistono anche schemi prefissati per la struttura dell’indice della tesi di laurea, soprattutto se si tratta di tesi sperimentali, tuttavia la cosa importante è che sia chiaro il percorso logico seguito. Dovrai dunque:
– indicare dei titoli – semplici e immediati – per i capitoli e per le varie sezioni;
– offrire una visione chiara e coerente dell’elaborato nel suo complesso;
– non superare tendenzialmente un paio di pagine (alternativamente, prova a eliminare i sottoparagrafi).
Nell’indice non vanno mai inseriti la prefazione, il sommario e l’indice stesso.
A chi richiedere una consulenza per la stesura della tesi
Può capitare di avere molti dubbi e incertezze e pensare di chiedere una consulenza per la stesura della tesi, ovvero un parere professionale rispetto a come organizzare l’elaborato e la scrittura in ogni sua parte. Attenzione alla marea di offerte che puoi trovare online: scegli bene a chi affidarti. Sii prudente rispetto all’utilizzo di tool gratuiti come ChatGPT e strumenti dell’intelligenza artificiale che non sono ancora affinati e che possono comportare rischi sia in termini di veridicità delle fonti e dei contenuti sia rispetto al diritto d’autore. Per essere supportato nella stesura della tesi di laurea rivolgiti a professionisti e consulenti esperti e qualificati che, a pagamento, possono aiutarti con competenza e serietà e offrirti lavori originali di qualità verificati con software professionali come Zero Plagio.
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