Quando si configura un reato di plagio? Il plagio consiste nel presentare come propri il lavoro o le idee di un’altra persona senza dare la dovuta attribuzione e il dovuto riconoscimento all’autrice o all’autore originali. Dal punto di vista legale, si tratta di un atto di contraffazione. Per studio o per lavoro, nell’ambito della ricerca documentaria e della scrittura, è concesso utilizzare gli spunti e le citazioni di altri autori, purché siano riportate correttamente e altrettanto correttamente si attribuisca la fonte primaria di tali affermazioni o opere. Detto in altri termini, è fondamentale citare le fonti utilizzate seguendo specifiche linee guida per evitare di incorrere nel reato di plagio. Se è lecito trarre ispirazione e informazioni da fonti esterne, è importante evitare di copiare direttamente i testi senza la minima rielaborazione e senza citarne la provenienza. Talvolta, poi, anche la parafrasi o la riorganizzazione di alcuni contenuti tratti da un testo sorgente senza le specifiche dell’autore costituisce una forma di violazione del copyright.
Tesi di laurea: il reato di plagio e il diritto d’autore
Si può essere accusati, dunque, di reato di plagio e di diritto d’autore violato in diverse situazioni legate al mancato rispetto del copyright. Eccone alcune:
- Copia non autorizzata, quando si duplica un’opera protetta da copyright senza avere ottenuto il permesso dell’autore o senza rispettare le condizioni specificate nelle licenze d’uso.
- Distribuzione senza autorizzazione: quando si diffonde o si mette a disposizione del pubblico un testo protetto senza il consenso dell’autore o senza rispettare i termini previsti dalle licenze d’uso.
- Utilizzo commerciale non autorizzato: quando si usa un’opera protetta da copyright a scopi di lucro senza avere ottenuto una licenza o senza pagare le dovute royalties.
- Opere derivate senza permesso: per opere derivate si intendono, per esempio, parodie, traduzioni, adattamenti. In quei casi, c’è reato se si fa riferimento a un’opera originale protetta senza essere stati autorizzati dall’autore.
- Mancata attribuzione: quando si usa un’opera protetta senza citarne la fonte o senza fornire l’adeguata attribuzione del creatore originale.
- Utilizzo di software pirata: quando si utilizza software protetto da copyright senza aver acquistato una licenza valida o senza rispettare i termini della licenza.
Dal momento che in casi come quelli elencati si configura un reato, esso è punibile. Per esempio ci sono delle sanzioni per il plagio della tesi di laurea così come di altri elaborati da presentare nel percorso universitario. Le sanzioni variare a seconda dell’importanza dell’esame coinvolto. Nel caso di tesi e dottorati le penalità saranno più severe ed elevate, come vedremo nel prossimo paragrafo. Ma anche nel caso di lavoro meno complessi come tesine e relazioni di stage violare il copyright è un fatto grave e increscioso.
Plagio nella tesi di laurea: i rischi
Le istituzioni accademiche adottano diverse tipologie di sanzioni per il plagio nella tesi di laurea e non solo. Ogni istituzione ha un proprio regolamento interno che stabilisce le misure da intraprendere nel caso in cui venga scoperta una violazione del diritto d’autore. Tale codice normativo è accessibile agli studenti e agli insegnanti e solitamente è pubblicato gratuitamente sul sito web dell’istituzione. All’inizio dell’anno accademico e scolastico, alcune istituzioni richiedono agli studenti, e talvolta anche agli insegnanti, di firmare una carta antiplagio e/o un codice d’onore. Le misure disciplinari con cui viene sanzionato il reato di plagio all’università possono spaziare dalla rimozione di un testo alla sospensione temporanea fino all’espulsione permanente e sono finalizzate a garantire l’integrità accademica e a tutelare il valore delle qualifiche ottenute attraverso una corretta attribuzione delle fonti e la produzione di lavori originali. I provvedimenti, inoltre, servono a promuovere una cultura dell’onestà e dell’autenticità nella ricerca e nella produzione intellettuale in ambito accademico. Secondo l’articolo 171 della legge 633/1941, che in Italia disciplina il diritto d’autore, le possibili pene per la violazione del copyright comprendono fino a un anno di reclusione e una multa di almeno 516 euro. Se il reato è commesso da un gruppo, possono essere previsti oltre 5 anni di reclusione e una sanzione pecuniaria di 500.000 euro.
Il modo migliore per evitare queste sanzioni per plagio della tesi di laurea e reato annesso è citare in modo sistematico le fonti utilizzate e costruire una bibliografia solida e affidabile.
Per avere la massima sicurezza in vista della tesi di laurea, in modo anonimo puoi provvedere a far correggere la tua tesi con strumenti professionali che si avvalgono di un valido software antiplagio tesi.
Il programma usato da Zero Plagio sugli articoli accademici include oltre 90 milioni di pubblicazioni scientifiche, con un database di riferimento con circa l’80% degli articoli pubblicati a livello mondiale.
Con Zero Plagio, con soli 0.39 € a pagina, puoi controllare autonomamente eventuali punti critici del tuo elaborato e procedere alla rimozione del plagio eventuale, evitando l’annullamento dell’elaborato e una denuncia da parte dell’università.
Potrai effettuare il pagamento online usando carta di credito o Paypal. In seguito riceverai un report dettagliato. Calcola il tuo preventivo!