Certificato antiplagio, cos’è e come ottenerlo

Un certificato antiplagio è un documento che attesta che un certo lavoro o testo è originale e non contiene plagio o copia non autorizzata da fonti esterne. È spesso richiesto per dimostrare l’autenticità e l’originalità di un lavoro, specialmente in ambito accademico o professionale, dove la ricerca, l’innovazione e la creatività sono particolarmente valorizzate. Quando si scrive una tesi, che rappresenta l’apice della propria carriera universitaria nonché un momento emozionante anche del proprio percorso personale, potrebbe essere utile ottenere un certificato antiplagio. Completare l’elaborato finale, infatti, non è certo meno difficile delle fasi di ideazione, raccolta del materiale e stesura del testo. Ma la verifica in merito all’originalità dell’opera è necessaria, anche perché, come forse saprai, molte università si avvalgono di software per individuare eventuali ricopiature presenti nelle tesi degli studenti. Aver violato il diritto d’autore è spiacevole e comporta delle serie conseguenze. 

Come ottenere il certificato antiplagio della tesi?

Quando si parla di violazione del copyright, si possono distinguere diverse situazioni. Il certificato antiplagio serve proprio a garantire che non si configuri alcun rischio legato ai seguenti casi: 

  • copia del lavoro di qualcun altro senza fornire una corretta citazione della fonte;
  • parafrasi del lavoro di un’altra persona senza citarla;
  • presentazione delle idee altrui come proprie teorie o pensieri;
  • rappresentazione di un’opera come se fosse personale, anche se è stata svolta da un’altra persona con il suo consenso.

I requisiti e le procedure per ottenere un certificato antiplagio della tesi possono variare a seconda dell’ente o dell’organizzazione che richiede il certificato. Ad esempio, nelle istituzioni accademiche, il processo potrebbe essere gestito dall’ufficio di controllo della qualità accademica o dal dipartimento competente. In linea di massima per avere la certificazione relativa ci sono alcuni passaggi da compiere: 

  • uso di software antiplagio che scansiona il testo del documento e lo confronta con un vasto database di contenuti esistenti, tra cui articoli di ricerca, tesi, libri e pubblicazioni online. Il software rileva eventuali somiglianze o corrispondenze tra il testo analizzato e il materiale presente nel database;
  • analisi del report di plagio, generato dal software dopo la scansione, per mostrare le percentuali di aderenza o somiglianza con altre fonti; 
  • modifiche al documento, da apportare se il report di plagio indica la presenza di contenuti simili o copiati (per esempio parafrasando o riformulando parti del testo, citando correttamente le fonti o aggiungendo note esplicative);
  • seconda scansione facoltativa (ma dipende anche dalle delle regole specifiche dell’ente che richiede il certificato antiplagio), utile a verificare se sono stati apportati i cambiamenti necessari; 
  • emissione del certificato una volta che il documento abbia superato la scansione antiplagio senza rilevare contenuti sospetti. 

Certificato antiplagio della tesi di plagio: altri controlli 

Per controllare se un documento sia plagiato e ottenere un certificato antiplagio, ci sono diverse opzioni a disposizione. In Rete esistono diverse piattaforme digitali come Grammarly, Turnitin, Copyscape, Plagscan, e molti altri. Ma per avere maggiori garanzie affidati all’accuratezza e all’attendibilità di servizi professionali come quelli offerti da Zero Plagio e dai suoi partner. Prima di compiere tutti i passaggi necessari ad avere un certificato antiplagio della tesi di plagio e correre ai ripari se è necessario, inoltre, puoi fare alcune verifiche preliminari anche autonomamente. Leggi attentamente il documento, cercando frasi o passaggi che sembrano diversi dallo stile o dalla competenza dell’autore, poiché potrebbero essere stati copiati da altre fonti. Verifica se l’elaborato include citazioni o riferimenti a fonti esterne. Se non ci sono citazioni a sostegno delle informazioni presentate, potrebbe essere un segnale di plagio. È bene anche controllare manualmente le fonti, soprattutto se cartacee. Utilizza i motori di ricerca: copia una frase o un paragrafo del documento tra virgolette e inseriscila in un motore di ricerca come Google per vedere se il testo è presente in altre pagine web. Il plagio è una violazione della proprietà intellettuale e può avere conseguenze legali, accademiche e professionali gravi. 

Come si fa a verificare il plagio della tesi

A prescindere dal certificato antiplagio, l’istituzione accademica o l’università in cui lo studente presenta la propria tesi effettua un proprio controllo di autenticità dell’elaborato al fine di garantire l’integrità accademica e la corretta attribuzione delle fonti. Le procedure possono variare a seconda dell’istituzione, ma spesso vengono utilizzati strumenti professionali basati su software specifici, come Turnitin o programmi simili, per analizzare il contenuto della tesi e verificarne l’originalità. In alcuni casi, verificare il plagio della tesi è un compito svolto dai supervisori o docenti responsabili della valutazione della tesi. Essi potrebbero effettuare una revisione manuale del contenuto e verificare la corretta attribuzione delle fonti citate. Il plagio è una violazione della proprietà intellettuale e può avere conseguenze legali, accademiche e professionali gravi, tra cui sanzioni disciplinari e la possibile squalifica del candidato dal conseguimento del titolo accademico. È fondamentale che gli studenti rispettino rigorosamente le norme sulla citazione e siano consapevoli dei rischi associati al plagio.

Il plagio fa riferimento all’appropriazione indebita, totale o parziale, della paternità dell’opera di altri. La lotta pro copyright serve a rispettare la responsabilità in ambito universitario e professionale e l’etica accademica e a promuovere la creatività. 

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